Ascanio Celestini conquista Velletri: storie di donne e di uomini intense ed emozionanti con ‘Pueblo’
Grande successo per lo spettacolo del noto attore romano accompagnato da Gianluca Casadei
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Un travolgente Ascanio Celestini ha conquistato Velletri. Tutto esaurito al Teatro Artemisio – Gian Maria Volonté, diretto dal Maestro Claudio Maria Micheli, per la performance del noto attore romano, che ha portato sul palcoscenico veliterno “Pueblo”, un monologo intenso e ricco di insidie, esigente con il pubblico proprio per la sua spontaneità, irriverenza e complessità. Celestini, infatti, accompagnato in scena Gianluca Casadei (Pietro) e con una luce soffusa ad accompagnare le parole, ha valorizzato proprio le storie di tutti i giorni, le storie di una parte del popolo, quello più offeso ed emarginato. Così basta un tavolo, una tenda che ottunde lo sguardo o lo rende parziale, l’accompagnamento musicale e tanta voglia di dire quello che si vede e si pensa, per mettere in piedi uno spettacolo che non ammette distrazioni. Dalla voce martellante e soave di Ascanio Celestini si ascoltano le vicende di Domenica, una barbona che vive, dopo una vita difficile fatta di stenti e soprusi, in un prefabbricato stretto accanto ad un supermercato. Si apprende che esiste Violetta, il cui padre sa fare tutto, persino “la pasta col tonno”.
Si entra nella vita di Said, che lavora di notte nei magazzini, e che fa parte di quel popolo di centomila occhi senza identità, spesso sepolti sul fondo del mare. Indifferenza e sofferenza sono i mali dell’epoca contemporanea: Celestini, con sarcasmo alternato ad ironia, distingue bene questi concetti, li plasma come un demiurgo sulle storie che racconta, e che fanno della massa un contorno importante e rumoroso al “pueblo” che invece vive le situazioni dei mercati di Largo Spartaco al Quadraro piuttosto che dei duri e dolorosi ricordi negli istituti monacali. Un mix di argomenti, di finestre aperte e chiuse, che ha un grande merito: coltivare dei precisi richiami, anche comici, capaci di non far perdere il filo conduttore alla platea, strappando sorrisi ma anche alimentando la suggestione con le riflessioni a cuore aperto addolcite dalla fisarmonica o dal piano. Struggenti, infine, i cinquanta secondi finali, in cui nel “ma che ne sanno del dolore certe persone”, Celestini sintetizza il messaggio più alto fra i tanti inviati in un rapporto discreto col pubblico, quello secondo cui ogni popolo è fatto di persone, e ognuna di queste ha una storia che può far male alle spalle. Tanti applausi per l’attore romano, che alla fine della rappresentazione ha ricevuto il vivo apprezzamento del gremito Teatro Comunale. Una bella soddisfazione, invece, vedere tanta gente arrivare all’Artemisio-Volonté in una uggiosa sera pre-natalizia: segno che il lavoro svolto dalla Fondazione di Partecipazione Arte e Cultura Città di Velletri e dal Maestro Claudio Maria Micheli, direttore artistico, sta portando i frutti sperati e ripopolando, con i grandi nomi ma senza rinunciare alla qualità, un altro centro pulsante della cultura cittadina. “Pueblo” era il secondo spettacolo in cartellone per la stagione, l’ultimo dell’anno che sta per volgere al termine. Prossimo appuntamento è sabato 26 gennaio con Michele La Ginestra, Massimo Wertmuller e Ilaria Nestovito per “Come Cristo comanda”. Seguirà, il giorno dopo, un fuori abbonamento: spettacolo speciale di Moni Ovadia in occasione della giornata della memoria (27 gennaio). Due giorni in cui assicurarsi un posto a Teatro è fondamentale!